martedì 21 aprile 2009

La Posta Elettronica Certificata: solo un’opzione?

Il Decreto legge 2008/185, convertito nella legge 2009/2, rende di fatto obbligatorio l'uso della Posta Elettronica Certificata per le Aziende e i Professionisti. L’articolo 16, comma 6, cita infatti:

“6. Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge tutte le imprese, già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore, comunicano al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica certificata. L'iscrizione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.”

La posta elettronica certificata permette di inviare email con valore legale pari ad una raccomandata con ricevuta di ritorno. E’un servizio che si differenzia dalla posta elettronica "tradizionale" per l’aggiunta di caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, a valore legale, dell’invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al destinatario.
Il servizio si usa come la normale posta elettronica sia tramite programma client (Es. Outlook Express) che via web tramite webmail. Utilizza protocolli criptati, per garantire che i messaggi non possano essere contraffatti.
Unico – ovvio - vincolo: i messaggi di posta certificata devono coinvolgere solo domini certificati; sia il mittente che il destinatario devono utilizzare un account di posta elettronica certificata.
L'identificazione certa del mittente di ogni messaggio ricevuto ed il fatto che non si possano ricevere messaggi non certificati rendono il servizio di posta elettronica certificata immune allo spamming.

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