martedì 21 aprile 2009

Il servizio PEC di Clikka!com

La gestione della Posta Elettronica Certificata è uno dei nuovi servizi offerti da Clikka!com.
Due sono le modalità proposte:

PEC base: Attivata a scelta sul dominio certifiedemail.it o certifiedemail.eu (domini di proprietà Clikkapuntocom srl), sarà del tipo casella@certifiedemail.it. Per esempio, l’azienda Acme potrà registrare acme@certifiedemail.it

PEC custom: Attivata a scelta su dominio di II° o III° livello di proprietà del Cliente, sarà del tipo casella@nuovodominiocliente.ext oppure casella@pec.dominiocliente.ext. Acme potrà quindi registrare pec@acmepec.com, amministrazione@pec.acme.com, ... In ogni caso il dominio usato per la posta certificata dovrà essere diverso da quello usato per la posta normale (non è quindi possibile, per Acme, aggiungere un account "certificato" sul proprio dominio acme.com)

L’abbonamento al servizio comprende:
  • La registrazione iniziale dell’account presso l’ente di certificazione, ed il suo rinnovo negli anni successivi.
  • Il setup iniziale del servizio
  • La disponibilità di una casella di Posta Elettronica Certificata da 1GB (dimensione massima allegati pari a 50 MB), accessibile via web Mail o attraverso una applicazione desktop, in modalità POP3s o IMAPs
  • La protezione della casella dai virus tramite le nostre appliance PineApp Mail Secure
  • Il supporto tecnico sull’utilizzo del servizio

La Posta Elettronica Certificata: solo un’opzione?

Il Decreto legge 2008/185, convertito nella legge 2009/2, rende di fatto obbligatorio l'uso della Posta Elettronica Certificata per le Aziende e i Professionisti. L’articolo 16, comma 6, cita infatti:

“6. Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge tutte le imprese, già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore, comunicano al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica certificata. L'iscrizione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.”

La posta elettronica certificata permette di inviare email con valore legale pari ad una raccomandata con ricevuta di ritorno. E’un servizio che si differenzia dalla posta elettronica "tradizionale" per l’aggiunta di caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, a valore legale, dell’invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al destinatario.
Il servizio si usa come la normale posta elettronica sia tramite programma client (Es. Outlook Express) che via web tramite webmail. Utilizza protocolli criptati, per garantire che i messaggi non possano essere contraffatti.
Unico – ovvio - vincolo: i messaggi di posta certificata devono coinvolgere solo domini certificati; sia il mittente che il destinatario devono utilizzare un account di posta elettronica certificata.
L'identificazione certa del mittente di ogni messaggio ricevuto ed il fatto che non si possano ricevere messaggi non certificati rendono il servizio di posta elettronica certificata immune allo spamming.

lunedì 16 marzo 2009

Sei semplici accorgimenti per migliorare l’efficacia del sito

L’obiettivo di un sito è, solitamente, promuovere un servizio, un prodotto, ampliare la propria presenza in un certo mercato. Spesso nel progettare struttura e contenuti ci si concentra molto su ciò che si vuole comunicare, perdendo a volte di vista la modalità con cui il navigatore tipo scorre i siti. Tipicamente il navigatore alla ricerca di qualcosa accede a diversi siti investendo solo pochi secondi su ogni pagina, e decide sostanzialmente a colpo d’occhio se ciò che sta vedendo è rilevante o no.

Se uno degli obiettivi del vostro sito è attrarre nuovi clienti, sei semplici accorgimenti possono aumentare di molto l’efficacia della pagina di ingresso:

  1. Non nascondersi dietro ad una pagina introduttiva bella ma inutile
    Splash page, splash screen, pre-home… Comunque la si chiami, è quella pagina introduttiva, prettamente grafica e usualmente animata. A molti navigatori suscita un certo fastidio, specie quando non è presente il provvidenziale pulsante ‘Skip intro’.
    Ci sono casi in cui una splash page può essere utile (e di questo parleremo in un prossimo post), ma nella gran parte dei casi il suo principale effetto è ritardare l’accesso alle informazioni più interessanti. Quindi, prima di decidere per “l’animazione iniziale”, chiediamoci a cosa serve, che informazioni porta. Poi possiamo anche decidere di farne a meno, e di portare i navigatori direttamente sull’informazione.
  2. Adottare un look&feel coerente con il prodotto o il servizio promosso dal sito
    Promuovere servizi legali attraverso colori vivaci e disegni a fumetti, per quanto divertenti, potrebbe essere improprio... Il navigatore tipo che cerca servizi legali su internet cerca un sito che trasmetta serietà, sobrietà, efficienza, competenza.
    La grafica, insomma, dovrebbe essere in linea sia col contenuto, sia con le attese dei potenziali utenti: il suo scopo è rafforzare la nostra immagine, rassicurare l’utente e convincerlo di essere arrivato nel sito giusto. Una grafica impropria o gratuitamente spiazzante non aiuta, ma disorienta e allontana.
  3. Mantenere una struttura semplice, con menu di navigazione ben organizzato e voci chiare
    Il navigatore non può spendere tempo a identificare la voce giusta o a decifrare messaggi in codice: deve essere in grado di muoversi sul sito facilmente senza sorprese e senza errori.
    Un menu di navigazione chiaro e facile da seguire è una delle chiavi di successo di qualsiasi buon sito. Quali sono gli elementi di chiarezza?
    Sicuramente la struttura del menù e le sue voci.
    Il menù dovrebbe presentare al massimo sette-otto voci. Meglio meno. Se ce n’è di più, è bene articolarle su più livelli coerenti.
    Le voci di menù dovrebbero essere chiare ed indicare esplicitamente cosa si trova dietro la scelta. Quindi eliminare voci vaghe o criptiche, o che si prestino ad interpretazioni dubbie, o semplicemente illeggibili.
  4. Dichiarare esplicitamente lo scopo del sito, cosa propone, a chi è rivolto e perché è diverso dagli altri
    Quanti siti presentano, come prima (e a volte unica) informazione, un caloroso “Benvenuto!”?Questo approccio - molto educato e funzionale in grandi spazi - sul Web dà pochi ritorni: l’utente ci dà poco tempo e noi dobbiamo usare il poco spazio della pagina per convincerlo della nostra rilevanza.
    E’ meglio ricavare in prima pagina una zona in cui fornire informazioni utili:
    A cosa serve questo sito? Perché il navigatore dovrebbe fermarsi qui ed approfondire?
    Per chi è il sito? A chi è rivolto?
    Cosa lo rende unico? Cosa offre di diverso rispetto ad altri siti che offrono lo stesso servizio o lo stesso tipo di prodotto?
    Con risposte brevi in uno spazio evidente, il visitatore potrà capire a colpo d’occhio di essere arrivato al sito giusto e sarà spinto ad esplorarlo.
  5. Organizzare i contenuti in modo che siano “percepibili” a colpo d’occhio
    Il navigatore tipo è usualmente impaziente: difficile che legga parola per parola tutti ciò che è scritto in una pagina... molto probabilmente cercherà di capire in un’occhiata di che cosa si tratta.La comprensione può essere aiutata formattando il testo in modo tale da evidenziare gli elementi che devono essere colti al volo:
    Distribuire il testo in blocchi, articolarlo in liste, inserire titoli e sottotitoli, evidenziare i concetti fondamentali. Ovviamente cercando di non esagerare con l’enfasi!
    Anche la distribuzione spaziale ha il suo peso: la linea su cui si dispone il testo deve essere colta nella sua interezza, senza doverla scorrere. Evitare quindi il testo a piena pagina, optando per dei box informativi più ridotti.
  6. Rendere facile per chi naviga chiedere approfondimenti
    Una richiesta di approfondimento è un primo contatto: il nostro sito deve suggerire la possibilità della relazione diretta, della nostra disponibilità. Le informazioni di contatto e le form per la richiesta di approfondimenti devono essere sempre immediatamente disponibili, non nascoste ai livelli più profondi della struttura del menù. Una stima segnala che ad ogni click il 50% dei visitatori si allontana...

    Clikka!com è Web Marketing
    Non è sufficiente realizzare un sito per essere visibili sul Web. E’ necessario accompagnare il sito con un insieme di attività che permettano di ottenere la massima visibilità. La tattica principale è portare il proprio sito web ai primi posti nelle pagine dei risultati di un motore di ricerca, allo scopo di renderli più visibili di quelli dei concorrenti e quindi, preferibili. Ma si stanno affermando anche altre tecniche, di natura più classicamente pubblicitaria, come campagna promozionali tramite banner e link pay per click, o altre più sofisticate che fanno uso della capacità di riconoscimento semantico per visualizzare banner pubblicitari contestualizzati all’interesse del navigatore.

martedì 17 febbraio 2009

Ancora sul diritto d'autore

Il caso "facebook" sta facendo riemergere il tema del diritto d'autore sul web. Il social network, con 175 milioni di account registrati ad oggi, ha modificato i termini di adesione riservandosi il diritto di utilizzare tutti i contenuti: "You hereby grant Facebook an irrevocable, perpetual, non-exclusive, transferable, fully paid, worldwide license (with the right to sublicense) to (a) use, copy, publish, stream, store, retain, publicly perform or display, transmit, scan, reformat, modify, ...". Qui De Biase commenta.

mercoledì 11 febbraio 2009

Kindle

A quanto pare, dopo anni di gestazione, l'e-book decolla...
Kindle è alla versione 2 dopo un imprevisto sold-out.

venerdì 16 gennaio 2009

Save the words

Save the words. Il primo impatto debole - tempi di apertura eccessivamente lunghi - viene pienamente compensato dal sito: spunto creativo molto originale con effetto 'dinamico' magnetico.

mercoledì 3 dicembre 2008

Quali sono i migliori siti Web?

Da 12 anni la società svedese Halvarsson & Halvarsson attribuisce un premio al miglior sito web tra quelli delle maggiori 150 società di capitalizzazione Europee.
La particolare classifica è stilata attraverso un questionario compilato da 360 tra analisti, giornalisti e investitori di tutta Europa. Più di cento sono i criteri su cui viene chiesta la valutazione, un terzo dei quali dedicati alle informazioni finanziarie. Il premio di quest’anno è stato attribuito al sito istituzionale http://www.eni.it/, recentemente ristrutturato.

Anche se la classifica riguarda particolari tipologie di società ed esigenze di comunicazione lontane dalle nostre, navigare sui siti alle prime posizioni della classifica può dare spunti per riorganizzare il proprio... La lista completa si trova qui